UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI CAGLIARI
FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA
ISTITUTO DI DISCIPLINE ODONTOSTOMATOLOGICHE
E CHIRURGIA MAXILLO-FACCIALE
SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN ODONTOIATRIA E PROTESI DENTALE
Direttore: Prof. Ignazio MARIA CORTIS
G.PETTI *, I.M.Cortis, C.Cortis
*G.PETTI, Professore a Contratto di Parodontologia, Università di Sassari 
Pubblicato nel Maggio-Settembre 1992
TERAPIA CHIRURGIA DELLE LESIONI DI I, II, III CLASSE DELLE BI-TRIFORCAZIONI
GUSTAVO PETTI
Medico Chirurgo Specialista in Odontoiatria - Parodontologo di Cagliari, P.zza Repubblica 4,
tel 070 498159
web site www.gustavopetti.it
Fig. 26 Preparati i monconi del 2.4, 2.5, e 2.6 affinché possano ricevere una protesi parodontale provvisoria in lega palladiata e faccette in isosit per immobilizzare i denti che hanno una mobilità di 2° grado in gravescente, si scolpisce un lembo mucope-riosteo e si evidenziano i difetti ossei palatali circumferenziali dei denti suddetti.
Fig. 27 Immagine Rx dei difetti ossei palatali, mesiali e distali dei 2.4 e 2.5; e difetto osseo mesiale al 2.6.
Fig. 28 Si procede all'impianto di Interpore 200 nei difetti ossei e alla modellazione.
Fig. 29 Per comodità è stato messo un punto di sutura per tenere ribaltato il lembo palatale.
Fig. 30 Immagine Rx dei difetti ossei prima dell'intervento.

Fig. 31 Immagine Rx dei difetti ossei dopo 12 mesi dall'intervento.
Fig. 32 Dopo 18 mesi dall'intervento si possono prendere le impronte definitive. Nella foto vediamo l'impronta di precisione che evidenzia la particolare forma senza sottosquadri del moncone e della spalla del 2.6.
Fig. 33 Manufatto protesico in oro platino porcellana: particolare del bordo di chiusura e della particolare forma della corona del 2.6.

Fig. 34 Il manufatto protesico in oro - platino - porcellana e posizionato in bocca.

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