Pubblicato nel Luglio 1986
Il trattamento chirurgico delle recessioni gengivali
GUSTAVO PETTI
Medico Chirurgo Specialista in Odontoiatria - Parodontologo di Cagliari, P.zza Repubblica 4,
tel 070 498159
web site www.gustavopetti.it

 

Lembo con doppia papilla
Una tecnica meno sicura e più indaginosa e il lembo con doppia papilla (figure 24-25). Cohen e Ross hanno proposto un doppio lembo bipapillare a spessore parziale: il difficoltoso attecchimento secondo Goldman è dovuto al fatto che il tessuto che va a ricoprire la radice è privo di periostio. Goldman infatti propone di scollare le papille a spessore totale. Alcuni autori però sostengono che ciò espone il lato donatore al rischio di un riassorbimento osseo.
Zara trasferisce il concetto valido nel caso del lembo a scorrimento orizzontale, a doppio spessore, parziale nella zona del prelievo e totale nella zona ricevente, al lembo a doppia papilla: si tratta di un'ottima soluzione per il trattamento delle recessioni localizzate e con sufficiente potenzialità donatrice delle zone circostanti, il che peraltro e un evento abbastanza raro. Personalmente ritengo che il doppio lembo a doppia papilla a spessore totale (magari con prestimolazione del periostio secondo la tecnica di Goldman, proposta per il lembo peduncolato e di cui parleremo in un secondo tempo), rimanga il metodo più largamente applicabile. Sottolineato tuttavia il concetto che, considerati i risultati incerti, sia meglio ricorrere, qualora possibile, ad altre tecniche più sicure e meno indaginose.

25. Il lembo bipapillare è stato eseguito: in giallo nel disegno è la sede donatrice priva di periostio (i lembi
sono a spessore totale)
24. Lembo bipapillare: in rosso nel disegno è l'epitelio sulculare da asportare (linea tratteggiata), in viola scuro
le due papille da spostare sulla recessione
Ulteriori metodiche

La figura 26 mostra una recessione in corrispondenza del 3.1 presente anche un frenulo "traente" che va riposizionato più apicalmente. Dopo aver attuato una piccola frenulectomia e un accurato root planing, si pratica un'incisione a forma di V lungo il margine della recessione: si elimina il solco epiteliale e si cruentano le superfici, bisellando una all'esterno e l'altra all'interno per consentire poi una perfetta sovrapposizione (figura 27). Si praticano poi due incisioni oblique, partendo dalle zone interprossimali e scolpendo due lembi a spessore totale che poi vengono affrontati e suturati (figura 28). L'estensione della zona donatrice e talmente esigua che il problema dell'atrofia ossea, in presenza di tessuto osseo di spessore normale, e veramente trascurabile. La figura 29 mostra i risultati, sicuramente buoni, anche se non ottimi. Anziché il doppio lembo bipapillare, quando sia controindicato il lembo per scorrimento orizzontale o l'innesto libero di gengiva, è indicato il lembo peduncolato ruotandolo da una zona contigua sulla recessione. Per aumentare la potenzialità di attecchimento, Goldman ha proposto di prestimolare il periostio 2l giorni prima dell'intervento, avendo dimostrato che ciò induce negli osteoblasti una eccitazione e una capacità di sintesi che è massima proprio 21 giorni dopo la stimolazione. La figura 30 mostra i segni della stimolazione della papilla mesiale al 3.6. La stimolazione viene praticata col semplice ago della siringa, infisso nel periostio ripetutamente. Dopo 21 giorni si esegue l'intervento. Si pratica un'incisione a V lungo il margine della recessione in corrispondenza della superficie vestibolare del 3.6 (figura 31), avendo cura di bisellare in modo appropriato l'incisione, per asportare questo tessuto.

26. Nella foto, è evidente una recessione gengivale in 3.1 con frenulo <<traente>> 27. Si scolpiscono due lembi a spessore totale iniziando con due incisioni oblique dalle zone interprossimali. Si attua anche una piccola frenulectomia
29. Ingrandimento del risultato dopo l'intervento: la recessione è ricoperta, la gengiva aderente è aumentata e si
ha contraziane dei tessuti sulla radice
28. Viene praticata la sutura del doppio lembo


30. Lembo peduncolato ruotato (in pratica si tratta di un piccolo lembo per scorrimento orizzontale): stimolazione periostea 21 giorni prima dell'intervento
31. Incisione a V lungo il margine della recessione in corrispondenza della superficie vestibolare del 3.6

Si pratica poi un'incisione verticale mesiale alla papilla da ruotare, che si estende apicalmente nella mucosa alveolare (figura 32). Il lembo viene ruotato e posizionato.sulla recessione. Si tratta di un lembo a tutto spessore, comprendente anche le cellule osteoblastiche subperiostee che sono state eccitate 21 giorni prima e che hanno una grandissima potenzialità di formare un "attacco" sulla superficie radicolare, ovviamente accuratamente levigata (figure 33-34). E' importante che il lembo possa ruotare senza tensione o torsioni. Per ottenere ciò, bisogna considerare le tre dimensioni del lembo: il margine mesiale, quello distale e la parte che subisce lo spostamento.

Dai punti che idealmente costituiranno la posizione del lembo dopo lo spostamento, si costruisce geometricamente una linea equidistante da essi. Se l'incisione mesiale (in questo caso) termina apicalmente a questa linea, l'angolo disto-coronale del lembo può ruotare secondo un arco di cerchio il cui centro si trova su questa linea. Se invece la linea dell'incisione mesiale (si osservi la figura 32) finisse a destra di tale linea geometrica, avremmo un lembo incrociato, con tensione e non possibilità di rotazione. La figura 35 mostra il risultato dell'intervento, che buono, considerando la posizione anatomica della recessione e il quadrante (sottoposto a tensioni muscolari notevoli) della arcata dentale. In definitiva, sarà il giudizio dell'operatore e la comprensione del momento patologico a indurlo a scegliere se intervenire oppure no, e con quale tecnica.

33-34. A conclusione dell'intervento, viene praticata la consueta sutura del lembo a punti staccati

32. Incisione verticale mesiale alla papilla da ruotare: essa termina apicalmente al centro di rotaziane del lembo
35. Nella foto è visibile il risultato dopo l'intervento: la recessione è ricoperta e la gengiva aderente
sufficientemente aumentata
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